Norme, Sistemi, Innovazione, Strumenti abilitanti ed elementi Strategici
La transizione energetica e la decarbonizzazione dell’edilizia sono obiettivi centrali delle politiche europee; ciò rappresenta una delle sfide più rilevanti per il settore delle costruzioni e dell’impiantistica, ma anche una vera priorità per la sicurezza energetica del nostro Paese.
In questo contesto, la gestione smart dell’energia negli edifici rappresenta una leva strategica per migliorare l’efficienza energetica, ridurre le emissioni e garantire ambienti più salubri e confortevoli. Le tecnologie digitali avanzate, strumenti chiave come BACS (Building Automation and Control Systems) e BEMS (Building Energy Management Systems), unite a normative sempre più stringenti, stanno trasformando il modo in cui gli edifici vengono progettati, gestiti e monitorati, e, come vedremo, anche valutati.
Norme, sistemi, innovazione rappresentano di certo strumenti abilitanti ed elementi strategici, ormai imprescindibili, a supporto di questa trasformazione del nostro costruito.
ISO 52120-1: Il Quadro Normativo per l’Automazione Energetica
La norma UNI EN ISO 52120-1:2022 definisce il contributo dell’automazione, del controllo e della gestione tecnica degli edifici alla prestazione energetica. Essa sostituisce la precedente EN 15232 e introduce un quadro generale per classificare le funzioni di automazione e controllo in base ai servizi dell’edificio (HVAC, illuminazione, oscuranti e monitoraggio e controllo).
La norma propone:
- Un elenco strutturato di funzioni BACS che influenzano l’efficienza energetica.
Metodi (semplificato tramite i fattori BAC e dettagliato) per stimare l’impatto energetico di tali funzioni. - Procedure per definire requisiti minimi, o specifiche, per l’implementazione di sistemi di automazione in funzione dei servizi presenti in edifici di diversa complessità.
- Una guida (Allegato E) per applicare e utilizzare il BAC (automazione e controllo degli edifici), incluso il TBM (gestione tecnica degli edifici), per un EnMS (sistema di gestione dell’energia) negli edifici in accordo alla ISO 50001.
Questa norma è fondamentale per valutare l’efficienza energetica derivante dall’adozione di sistemi di automazione e controllo, ma soprattutto per integrare la smartness come leva strategica nella progettazione e riqualificazione energetica degli edifici. Possiamo considerare la UNI EN ISO 52120-1 la base per una progettazione efficiente ed integrata.
Sistemi BACS: Il Centro nevralgico dell’Edificio
I BACS rappresentano il “sistema nervoso” dell’edificio. Sono costituiti da dispositivi e software che monitorano e regolano automaticamente i consumi energetici, migliorando comfort, sicurezza e qualità dell’aria. Essi permettono di implementare strategie di ottimizzazione energetica in esercizio, anche di natura predittiva, e di rispondere in modo flessibile alle esigenze degli occupanti e della rete energetica.
Le principali funzionalità includono:
- Regolazione automatica di HVAC, illuminazione, schermature solari, gestione tecnica dell’edificio (TBM), ottimizzando il funzionamento degli impianti tecnici e consentendo la riduzione dei consumi energetici.
- Adattamento dinamico alle condizioni ambientali e all’occupazione, migliorando il comfort e la qualità dell’aria (ad esempio).
- Integrazione con fonti rinnovabili e sistemi di accumulo.
- Supporto alla flessibilità energetica e alla gestione della domanda.
- Abilitazione per il monitoraggio continuo e l’ottimizzazione predittiva.
I BACS sono strumenti chiave essenziali per garantire un uso efficiente dell’energia e per rendere gli edifici “smart-ready”, cioè pronti a interagire con la rete elettrica e con i comportamenti degli utenti.
La crescente disponibilità di dati e l’uso di tecnologie come l’intelligenza artificiale e l’Edge Computing amplificano le potenzialità dei BACS, rendendoli strumenti indispensabili per la transizione digitale.
La loro implementazione è sempre più incentivata dalle normative europee, come la EPBD, che ne riconosce il ruolo centrale nella decarbonizzazione del settore edilizio. A tal proposito, si ricorda che già la EPBD III, trasposta a livello nazionale attraverso il D.Lgs. 48/2020, introduceva la prescrizione dei sistemi BACS per gli edifici non residenziali dotati di impianti termici con potenza nominale superiore a 290 kW entro il 1° gennaio 2025.
Sistemi BEMS: Monitoraggio e Ottimizzazione Energetica in tempo reale
I BEMS (Building Energy Management Systems) sono sistemi avanzati che raccolgono, analizzano e ottimizzano i dati energetici in tempo reale. A differenza dei BACS, che si concentrano sul controllo, i BEMS offrono diagnostica, analisi predittiva e automazione dei flussi di lavoro.
I BEMS integrano sensoristica, smart-metering, connettività, automazione, software e intelligenza artificiale (analytics, dashboard) per operare una gestione proattiva dell’energia con conseguenti riduzioni significative dei consumi e delle emissioni, attraverso:
- Il monitoraggio in tempo reale dei consumi.
- L’automazione dei flussi di lavoro per la gestione energetica.
- L’analisi dei dati per identificare inefficienze e rilevare i guasti.
- La diagnostica avanzata a supporto della manutenzione predittiva.
- Il benchmarking energetico e il supporto alla certificazione ambientale (LEED, WELL, …).
- La personalizzazione dei servizi per gli occupanti.
L’integrazione tra BACS e BEMS consente una gestione energetica completa, dalla regolazione operativa alla strategia di lungo termine.
Questi sistemi sono fondamentali per trasformare gli edifici in nodi attivi della rete energetica, capaci di interagire con le Smart Grids e di orientare la domanda energetica in base alle esigenze del sistema.
ISO 50001: Monitoraggio Energetico e Miglioramento Continuo
La norma ISO 50001, standard internazionale universalmente riconosciuto, definisce i requisiti per un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) basato sul ciclo PDCA (Plan-Do-Check-Act). Essa promuove un approccio sistemico per migliorare le prestazioni energetiche attraverso il monitoraggio continuo e l’analisi dei consumi.
Per essere efficace, richiede:
- Monitoraggio continuo dei consumi energetici (dati in tempo reale).
- Analisi dei dati per identificare sprechi e opportunità di miglioramento.
- Definizione di KPI energetici e confronto con benchmark di settore.
- Integrazione con altri sistemi di gestione (qualità, ambiente, sicurezza).
Gli strumenti di monitoraggio sono essenziali per calcolare la baseline energetica, verificare l’efficacia degli interventi e ottenere la certificazione ISO 50001, indispensabile per certificare i miglioramenti, sempre più richiesta per accedere a incentivi, nei bandi pubblici e dalle grandi imprese.
EPBD IV: La Nuova Direttiva Europea sulla Prestazione Energetica degli Edifici
La EPBD IV (Energy Performance of Buildings Directive), nota anche come “Case Green” (denominazione non del tutto appropriata), è stata approvata nel 2024 e mira a decarbonizzare il patrimonio edilizio europeo entro il 2050.
Introduce svariate novità, di cui annoveriamo:
- Edifici pubblici a emissioni zero (ZEB) dal 2028, privati dal 2030.
- Introduzione del Passaporto di Ristrutturazione, una roadmap personalizzata per la riqualificazione energetica.
- Nuovi criteri per l’APE (Attestato di Prestazione Energetica) e l’adozione di politiche Whole Life Carbon che tengano conto della riduzione delle emissioni operative e incorporate (Global Warming Potential – GWP).
- Estensione dei sistemi tecnici per l’edilizia (TBS), tra cui sistemi di automazione degli edifici (BACS), impianti di riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, acqua calda sanitaria, illuminazione incorporata, energia rinnovabile (produzione e accumulo).
- Obbligo di sistemi di automazione, controllo e monitoraggio nei nuovi edifici residenziali (da valutare in fase di trasposizione della Direttiva) e negli edifici non residenziali con impianti termici di potenza >290 kW a partire dal 2025 e >70 kW dal 2030.
- Adozione obbligatoria dell’indicatore di prontezza all’intelligenza degli edifici (SRI)per edifici non residenziali con impianti termici di potenza >290 kW a partire da luglio 2027, dopo la pubblicazione di un atto delegato e di un atto esecutivo che ne prescrivano l’applicazione e l’attuazione.
- Introduzione di prescrizioni più stringenti per l’implementazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile e di impianti di energia solare nelle diverse tipologie di edifici, a seconda se residenziali o non residenziali, se nuovi o esistenti o in riqualificazione importante, dal numero di posti auto disponibili e della superficie coperta utile.
La direttiva EPBD IV rappresenta un cambio di paradigma, spingendo verso edifici intelligenti, efficienti e integrati con la mobilità elettrica e le fonti rinnovabili.
SRI: Smart Readiness Indicator, asset strategico e motore della trasformazione digitale e sostenibile del costruito
L’indicatore SRI (Smart Readiness Indicator) è uno strumento introdotto dalla EPBD per valutare la “intelligenza” di un edificio attraverso l’uso di tecnologie “smart”, ovvero la sua capacità di:
- Ottimizzare l’efficienza energetica e la performance in uso;
- Adattarsi alle esigenze degli occupanti;
- Interagire con la rete elettrica:
- flessibilità energetica;
- risposta ai segnali di rete.
Il SRI si basa su 9 domini tecnici (riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, acqua calda sanitaria, illuminazione, schermature solari, elettricità, ricarica veicoli elettrici, monitoraggio e controllo) e valuta 7 criteri di impatto desiderati (comfort, salute e benessere, flessibilità energetica, efficienza energetica, manutenzione e predizione dei guasti, semplicità d’uso, informazione agli occupanti). Il risultato è una classe SRI che indica il livello di smartness dell’edificio; tale indicatore di fatto valuta, in complementarità all’APE, la prestazione dell’edificio stesso.
L’implementazione del SRI richiede strumenti abilitanti come:
- Sistemi BACS e BEMS integrati.
- Monitoraggio e controllo elettronico degli impianti.
- Interfacce utente intelligenti.
- Integrazione con veicoli elettrici e fonti rinnovabili.
Dal 2027, come già anticipato, l’indicatore SRI sarà obbligatorio per edifici con impianti termici superiori a 290 kW, segnando un cambio di paradigma verso edifici non solo efficienti, ma anche interattivi e adattivi, rendendo la digitalizzazione un requisito strategico oltre che normativo.
La gestione smart dell’energia negli edifici non è più un’opzione, ma una necessità e, ad oggi, rappresenta un pilastro della sostenibilità urbana. L’integrazione tra normative (ISO 52120-1, ISO 50001, EPBD IV), tecnologie (BACS, BEMS) e strumenti di valutazione (SRI) consente di progettare edifici più efficienti, e a zero emissioni, resilienti e centrati sulle persone, in grado di offrire servizi a valore aggiunto ai cittadini e di contribuire attivamente alla decarbonizzazione del sistema energetico.
Per i professionisti del settore, è fondamentale conoscere e applicare questi strumenti attraverso un approccio integrato e multidisciplinare per rispondere alle sfide ambientali, normative e di mercato. Il futuro dell’edilizia è smart e la transizione è già iniziata.
A cura di Nicola Badan, ANIE CSI Impianti a Livelli
Bibliografia/Referenze utilizzabili:
White Paper CEI “Smart Building”: https://www.ceinorme.it/white-paper-smart-building/
Position Paper ANIE “Il ruolo della digitalizzazione dell’edificio nell’offerta di servizi a valore aggiunto al cittadino”: https://anie.it/il-ruolo-della-digitalizzazione-delledificio-nellofferta-di-servizi-a-valore-aggiunto-al-cittadino-aprile-2025/
Guida BACS ANIE “BUILDING AUTOMATION E DOMOTICA: GUIDA PRATICO-TECNICA PER L’EFFICIENTAMENTO E LA RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI RESIDENZIALI”: https://csi.anie.it/wp-content/uploads/sites/8/2025/07/Guida-BACS-2025.pdf
