La smart home non è più “una nicchia”: è una richiesta quotidiana in cantiere.
Ai microfoni di Filierapiù, Antonio Curedda – Regional Sales Director Italy di Shelly Group – ha condiviso uno scenario estremamente chiaro: gli installatori sanno cosa vogliono, lo cercano in fiera e lo vogliono acquistare dai loro fornitori abituali. La fiera ha confermato un trend già in atto: la domanda per dispositivi Shelly è concreta, urgente e già formata.
“Abbiamo avuto un’affluenza altissima di installatori qualificati che ci chiedevano tutti la stessa cosa: dove possono acquistare Shelly, subito?”
Oggi, molti professionisti acquistano ancora online o da canali alternativi. Ma è evidente che il punto di riferimento desiderato resta la filiera professionale. Ed è qui che i distributori possono attivarsi.
Il messaggio agli operatori della distribuzione: la domanda non va più costruita, va solo intercettata.
“Il prodotto è pronto, il mercato lo conosce, il marchio è già riconosciuto. Ora serve solo costruire il ponte tra la domanda e il punto vendita.”
Curedda sottolinea che Shelly non è un brand emergente da spiegare, ma una tecnologia già diffusa e adottata anche da aziende espositrici della fiera, spesso all’insaputa del team stesso: “Abbiamo scoperto che molte soluzioni in fiera utilizzavano i nostri dispositivi, anche se non lo sapevamo. Questo è un chiaro segnale.”
Dalla formazione alla tracciabilità della domanda: come Shelly vuole supportare la filiera
Shelly ha messo in campo un piano preciso:
- Formazione on-site presso le filiali, per aiutare venditori e banconisti a conoscere le soluzioni.
- Demo kit e portale installer in italiano, per offrire un’esperienza diretta e localizzata.
- Dashboard KPI per i distributori, che monitorano la domanda reale sul territorio (installatori, richieste, prodotti più cercati, zone calde).
- Supporto alla comunicazione e al marketing locale, per rafforzare il posizionamento sul punto vendita.
“Non vogliamo solo vendere un prodotto. Vogliamo creare valore per la filiera, offrendo strumenti concreti ai distributori per fidelizzare e attrarre nuovi installatori.”
Smart Building Expo è solo l’inizio: il 2026 sarà l’anno della distribuzione professionale per Shelly
Curedda è chiaro: Shelly sta investendo con decisione sul mercato italiano. Traduzioni complete, onboarding formativi, espansione commerciale e contatti quotidiani con installatori e distributori sono solo alcuni dei segnali tangibili.
“Siamo pronti, non solo a livello tecnologico ma anche commerciale. E vogliamo collaborare con chi, come noi, crede che la smart home sia una nuova frontiera per l’impiantistica professionale.”
Shelly non è più un’opzione, è una realtà che il mercato sta già chiedendo.