Gli installatori lo sanno meglio di chiunque altro: portare la smart home nei cantieri non significa solo installare dispositivi, ma soprattutto gestire complessità. Ogni impianto ha la sua storia: un cliente chiede compatibilità con Alexa, un altro con Google Home, altri hanno già dispositivi Zigbee, altri ancora vogliono “essere pronti per Matter”.
Risultato? Spesso l’installatore deve destreggiarsi tra protocolli diversi, bridge aggiuntivi, configurazioni complesse, con il rischio di perdere tempo prezioso e margini di guadagno.
Con la nuova serie Shelly Gen4, questo scenario cambia radicalmente: i dispositivi diventano multi-protocollo, integrando in un unico prodotto Bluetooth, Zigbee, Wi-Fi e Matter.
Perché è una rivoluzione per il cantiere
- Un solo dispositivo, più opzioni
Non servono più versioni diverse dello stesso modulo per gestire protocolli differenti. Con Shelly Gen4 l’installatore porta con sé un prodotto che “parla tutte le lingue” della smart home.
- Installazioni più veloci
Si può configurare rapidamente via Bluetooth, fare i test iniziali sul posto e poi passare a Wi-Fi, Zigbee o Matter per l’integrazione definitiva. Questo riduce drasticamente i tempi morti e semplifica il collaudo.
- Compatibilità con impianti esistenti
Nei cantieri di retrofit capita spesso di trovare sistemi già installati. Gen4 permette di inserirsi senza stravolgere nulla: si integra direttamente con ciò che c’è, garantendo continuità e soddisfazione al cliente.
- Futuro garantito
Matter, lo standard scelto dai grandi player globali, è destinato a diventare il linguaggio comune della smart home. Avere dispositivi Gen4 significa offrire al cliente soluzioni “future proof”, che non invecchiano dopo pochi mesi.
La voce degli installatori: cosa cambia davvero
Chi ha già avuto modo di testare i primi prototipi di Shelly Gen4 ha evidenziato vantaggi concreti:
- Meno errori di configurazione: grazie al setup semplificato via Bluetooth, l’installatore controlla subito che tutto funzioni prima di chiudere l’impianto.
- Meno prodotti da gestire: con un solo SKU si coprono più scenari, riducendo la complessità del magazzino e del furgone.
- Più valore percepito dal cliente: il committente vede che il suo impianto è compatibile con più ecosistemi, che non rimarrà obsoleto e che può crescere in futuro.
Cosa significa per la filiera
Per la filiera elettrica, questa innovazione non riguarda solo gli installatori:
- I distributori possono ridurre lo stock e aumentare la rotazione a scaffale.
- Le agenzie hanno un prodotto più semplice da spiegare e proporre ai clienti.
- Gli utenti finali ricevono un sistema aperto, compatibile e sicuro.
Shelly Gen4 diventa quindi un vero e proprio ponte tra presente e futuro, unendo immediatezza d’uso e visione a lungo termine.
La sfida della smart home non è mai stata la tecnologia, ma la semplicità d’uso e d’installazione. Con la serie Shelly Gen4, questa sfida è stata raccolta: un prodotto multi-protocollo, compatibile, veloce da configurare e capace di parlare con i principali standard del mercato.
Per gli installatori, significa meno stress, più margini e più soddisfazione dei clienti.
👉 La smart home non deve essere complicata: con Shelly Gen4 diventa finalmente semplice, scalabile e pronta al futuro.
