Dati SVE Giugno 2024: sfide nel materiale elettrico e segnali di ripresa
Simon Sanfilippo commenta i dati SVE del Mercato Materiale Elettrico e Fotovoltaico di Giugno 2024
Il settore del materiale elettrico ha vissuto un mese di giugno particolarmente difficile, segnato da un calo del -12,2%. Questa flessione è in parte attribuibile ai due giorni lavorativi in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, influenzando negativamente i risultati. Tuttavia, il dato progressivo fino a fine giugno mostra un calo del -9,2%, leggermente migliorativo. È importante notare che il calo maggiore si è registrato nel settore del fotovoltaico, con una diminuzione del 50% rispetto all’anno precedente, mentre il materiale elettrico tradizionale ha subito una flessione del -2,3%, influenzato anche dalle condizioni meteorologiche che hanno rallentato la domanda di sistemi di condizionamento.
Un altro fattore che ha pesato significativamente sul settore è il calo dell’automazione industriale, che ha registrato una diminuzione di quasi il 20%. Questo è stato in parte causato da un effetto sui magazzini: durante la scarsità di materiali di un anno e mezzo fa, sia i distributori che i clienti finali hanno accumulato scorte per evitare interruzioni nei progetti. Successivamente, con la ripresa delle consegne da parte dei produttori, i magazzini si sono riempiti e ora l’eccesso di scorte sta rallentando ulteriormente gli ordini e la ricezione di nuovo materiale.
Le aziende del settore stanno cercando di adattarsi investendo nella logistica e nei sistemi informatici per recuperare risorse e migliorare l’efficienza. Una particolarità del mercato italiano riguarda i recuperi con determinati marchi, che comportano extra sconti su ordini successivi. Questo meccanismo influisce negativamente sui magazzini, rendendo necessario abbassare le scorte per recuperare risorse finanziarie. La gestione oculata dei magazzini diventa quindi essenziale per mantenere la competitività e l’efficienza operativa.
Infine, nonostante le difficoltà attuali, ci sono segnali di ottimismo per il futuro. Le aziende stanno investendo nella logistica e nel digitale per rispondere ai cambiamenti nelle abitudini dei clienti, offrendo servizi sempre più competitivi. Ad esempio, alcune aziende sono in grado di consegnare ordini effettuati entro le 19:30 del giorno stesso al mattino seguente, superando persino le prestazioni di Amazon. Con un po’ di supporto e fiducia da parte dei produttori, si prevede che nei prossimi mesi si possa vedere una ripresa, sebbene non nelle dimensioni attese.