Cresce la domanda nei capitolati, anche grazie alle direttive europee e locali.
Negli ultimi anni si osserva un fenomeno chiaro: capitolati di gara, richieste di edifici nuovi o ristrutturazioni stanno includendo sempre più clausole relative alla smart home, all’efficienza energetica, all’interoperabilità tecnologica e al monitoraggio dei consumi.
- Secondo l’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, il mercato della smart home in Italia ha raggiunto 900 milioni di euro nel 2024, con una crescita dell’11% rispetto al 2023.
- I consumatori mostrano sempre maggiore consapevolezza e interesse verso soluzioni per sicurezza, risparmio energetico, controllo e automazione.
Questo si traduce, nei capitolati tecnici dei progetti edilizi, in richieste come:
- dispositivi già conformi a standard aperti (es. protocolli interoperabili, Matter, Bluetooth, Zigbee, WiFi)
- integrazione con sistemi di monitoraggio del consumo energetico
- soluzioni che possano essere espanse (modularità)
- prodotti con documentazione chiara, supporto tecnico e compatibilità trasparente
Perché i distributori devono essere pronti
Quando questi requisiti entrano nei capitolati, il distributore che ha già in catalogo le soluzioni adatte (o è pronto a fornirle) guadagna due volte:
- Accelerazione del processo di approvvigionamento: se il prodotto richiesto è già presente, il distributore può rispondere alle richieste di capitolato senza dover attivare lungo sourcing o formazione tecnica pesante.
- Credibilità e reputazione aumentata: buyer/progettisti apprezzano fornitori che “parlano la stessa lingua” dei capitolati, che capiscono il linguaggio normativo e forniscono dati/documentazione che facilita la compliance.
- Margini migliori: questo non significa solo vendere più dispositivi, ma venderli a valore (prodotti con valore aggiunto, reputazione, supporto, garanzia di interoperabilità), che permette margini più alti rispetto a prodotti generici.
Come Shelly risponde a queste richieste
Shelly è ben posizionata per rispondere a questa domanda crescente per vari motivi:
- Prodotti con protocolli multipli e supporto di interoperabilità (Gen4 con Matter, Bluetooth, Zigbee, WiFi) permettono di soddisfare requisiti di compatibilità fin da subito.
- Documentazione tecnica già pronta e schede prodotto semplificate, che facilitano la verifica da parte dei progettisti e la conformità ai capitolati: chiarezza su consumi, certificazioni e standard supportati. Sono inoltre disponibili risorse aggiuntive come schemi di collegamento per i casi d’uso più comuni e una libreria di script per soluzioni avanzate.
- Monitoraggio dei consumi integrato, automazioni di risparmio energetico: queste funzioni permettono di rispondere concretamente alle richieste nei capitolati di edifici green, case con efficienza energetica certificata, edifici intelligenti.
- Supporto al distributore con materiali di comparativa, dimostrazioni sul campo, case study, formazione del personale di vendita, così che la proposta al buyer sia credibile, convincente e completa.
Un esempio pratico
Immagina un progetto di ristrutturazione di un edificio condominiale che richiede nei capitolati:
- monitoraggio dei consumi di ogni unità abitativa,
- automazioni base per controllo carichi,
- compatibilità con sistemi domotici esistenti,
- predisposizione per sistemi futuri (Matter, integrazione con app di gestione).
Un distributore che ha in catalogo dispositivi Shelly Gen4 può proporre moduli che già soddisfano questi requisiti, fornire documentazione e supporto, e chiudere la vendita decisamente più in fretta rispetto a chi deve “arrivare preparato”.
I capitolati non sono più “opzionali” quando parliamo di smart home: sono uno specchio della domanda che cresce e della regolamentazione che spinge verso edifici più intelligenti, efficienti e sostenibili.
Chi nella filiera distributiva investe oggi su prodotti come Shelly, che offrono interoperabilità, documentazione, automazione, monitoraggio, non solo risponde alla richiesta attuale ma costruisce valore per il domani.
